Mira Kartbayeva-Mikhail Lermontov

Tuesday 24 June 2014

QUATTRO CHIACCHERE SUI MAESTRI

Esistono differenti forme di approccio al Tango o alla danza in genere. Sebbene non esista un formato standard con il quale uniformare gli insegnamenti, si può azzardare a dire che determinati passi o movimenti, definiti stardard, possono essere insegnati in svariati modi; importante è che il danzatore-allievo sappia come e cosa fare per ottenere il meglio nella propria esecuzione. Nella mia carriera ho visitato diverse scuole di Tango Argentino in Europa ed Asia, ma raramente ho notato una reale partecipazione dei maestri di danza con i propri allievi: questo è il passo, lo devi fare così e finiva li, nessuna informazione o impostazione del corpo o delle gambe, pura azione commerciale perchè il cliente paga l'ora di lezione. Io invece credo e sostengo fermamente che la stragrande maggioranza dei maestri di danza sia nel giusto quando asserisce che si deve dare ciascuno la propria impronta o imprinting nell'insegnamento, affinchè l'allievo possa condurre i 3-4 minuti di danza previsti nel migliore dei modi ma anche nel più originale dei modi, garantendo una corretta e coerente postura della persona che danza. Postura: un atto che molti spesso tralasciano, nell'insegnamento della danza, specialmente in quelle moderne sud americane.

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