Alla luce di migliaia di studi e ricerche fatte in campo della danza, tra i quali la ricerca sull'utilizzo del Tango come terapia per l'autismo, la depressione e il morbo di Parkinson, possiamo dire che mai come in questo caso una danza ha suscitato così vasto e profondo interesse. In questo posto vogliamo evidenziare un passo del lavoro di ricerca svolto dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Palermo (Sicilia, Italia), nella quale è stato studiato il movimento dei ballerini da un punti di vista geometrico.
Torneremo spesso su questo argomento, assieme alla ricerca della Columbia University sulla valutazione di usare il Tango in talune affezioni psico-motorie.
Questo ballo esprime amore e passione ed è caratterizzato dalla “vicinanza dei ballerini”, dal “controllo dell’uomo” e dalla “seduzione della donna”. I ballerini eseguono le figure dalla vita in giù cercando un’interessante interazione tra di loro.
L’armonia della coppia deve essere percepita, dagli osservatori, come frutto di spontaneità e non come risultato di elaborazioni artificiose. Perché ciò avvenga la musica deve essere sentita e vissuta dai due partners come il ritmo di una passionalità interiore, autenticamente esplosiva ma pur sempre interpretata secondo i canoni della danza sportiva.
La musica e la passionalità del tango oltre che l’emozione legata alla presenza dell’uomo e della donna sono gli elementi primari utili al coinvolgimento dello spettatore attraverso un viaggio sensibile che lo induce ad “apprendere per imitazione”. L’evoluzione ha permesso che nel nostro cervello fosse presente un meccanismo imitativo in grado di reagire ai movimenti eseguiti da altri esseri umani e di copiarli, incamerandone lo schema motorio. In alcune aree cerebrali deputate al movimento alcuni neuroni (neuroni specchio) si attivano quando noi osserviamo gli altri compiere un movimento, anche quando non abbiamo nessuna intenzione di muoverci. Essi permettono di ripercorrere i movimenti appena visti, anche se non sono mai stati fatti, all’interno di sequenze motorie ben definite.
In the light of thousands of studies and researches done in the field of dance, such as research in the use of the Tango as a therapy for autism, depression and Parkinson's disease, we can say that never as in this case has a dance aroused so vast and deep interest. In this place we want to highlight a passage from the research work carried out by the Department of Mathematics and Computer Science of the University of Palermo (Sicily, Italy), in which has been investigated movement of the dancers from a geometrical point of view.
We will come back often on this topic, together with the research at Columbia University on the evaluation of the use Tango in certain psycho-motor disorders.
This dance expresses love and passion and is characterized by the "proximity of dancers ", the" human control "and the" seduction of women. " The dancers running the figures from the waist down looking for interesting interaction between them.
This interaction between partners is dictated by the music. The dancers should show interprets the melody through their movement. The beauty of the Tango comes from observing a couple dancing, with a good location, good extension of the legs, feet which almost always fondle and caress the floor, moving or stops within musical notes, with a sense of rhythm that should be clear to those who look.
The harmony of the couple must be perceived by observers as the result of spontaneity and not as a result of artificial processing. For this to happen the Music has to be felt and lived by the two partners as the pace of an inner passion, truly explosive but still interpreted according to the canons of the dance sport.
The music and the passion of the tango as well as the emotion related to the presence men and women are the primary elements useful to the involvement of sensitive viewer through a journey that leads him to "learn to imitate ". The evolution has allowed that in our brain, there was an imitative mechanism capable of reacting to the movements executed by other human beings and copying, copying the motor schema. In some brain areas to move some neurons (mirror neurons) are activated when we observe the others make a move, even when we have no intention of move. They allow to trace the movements just seen, though not They have never been made, within well-defined motor sequences.
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